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Michele Littamé

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L’oca di San Martino in tavola, Appe rilancia una tradizione antica

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Cari amici vi segnaliamo questo bell’articolo uscito sul Mattino di Padova.

Salsa & Merende Renato Malaman

 

foto_home_3-1024x473ocaostra-veterefuoriporta“Chi no magna l’oca a San Martin nol fa el beco de un cuatrin”. Il vecchio proverbio è ancora molto in voga nella campagna veneta. La riscoperta della cena dell’oca a San Martino è recente. La si deve al ristorante Piroga di Selvazzano che per prima l’ha proposta in autonomia. Poi è diventata anche un patrimonio dell’Appe che alla tradizione ha dato la veste di una rassegna. Una rassegna a cui aderiscono ogni anno molti ristoranti padovani. In più l’Appe ha incoraggiato anche un dialogo fra ristorazione e produttori. In provincia, a Sant’Urbano, è attivo uno dei più grossi e affermati allevamenti di oche del Veneto: quello di Michele Littamè (nella foto), finito più volte anche in televisione per raccontare la sua esperienza. Ovvero della sua scelta di diversificare l’attività nel momento in cui allevando solo bovini si era trovato a fare i conti con la crisi di mercato dovuta a mucca pazza. Littamè in provincia è diventato un punto di riferimento sicuro nell’allevamento di oche e di prodotti trasformati: dal petto affumicato, al salame, ai vari tagli nobili. Ha rilanciato anche la tradizione dell’Oca in onto, che è diventata un presidio Slow Food.

Sono trentuno i ristoranti e venti le pasticcerie che tengono viva quest’anno per tutto il mese di novembre la tradizione di San Martino con l’oca e i dolci della tradizionale ricorrenza. L’appuntamento dell’autunno che unisce la tipicità e il sapore unico dell’oca padovana alla sapiente abilità dei cuochi e dei pasticceri padovani nel preparare i tipici dolci San Martino è arrivato alla tredicesima edizione su iniziativa dell’Appe, l’associazione provinciale pubblici esercizi. I ristoranti, 31 in tutto tra città e provincia, organizzano degli appuntamenti speciali con serate di gala durante le quali sarà possibile assaggiare un esclusivo menù degustazione che avrà per protagonista appunto l’oca, accompagnato da vini tipici del territorio.

Sul fronte delle pasticcerie, i Maestri Pasticceri si sbizzarriscono con l’oca, il cavallo e la spada di San Martino, i tipici dolci di novembre che richiamano la tradizione del santo a cavallo, con spada e martello.

Il dettaglio degli eventi, i nomi dei locali aderenti, ma anche le ricette a base d’oca e i dolci tipici sono disponibili sulla pagina Facebook “Gustare Padova”, e sul sito www.gustarepadova.it. Domani sera (11 novembre) cene di gala da Ballotta, Taparo, San Daniele da Serafino e Tavolozza a Torreglia; In Corte dal Capo a Conselve, Da Giovanni a Campodarsego, da Bertolini a Padova e Dal Contadino a Vo’.

ringraziamo il Mattino di Padova, Renato Malaman,  Appe e tutti i Ristoratori che portano avanti questa importante rassegna.

 

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